La chiesetta intitolata a S. Antonio Abate, edificata nel 1330, sorge sul confine meridionale della città, presso la prima cinta muraria esterna, in cui si apriva la Torre-porta, chiamata Porta di S. Antonio, che dalla chiesa prendeva il nome.
Lo stile architettonico può essere definito eclettico; nel portale ci sono influssi dell’arte gotica, ben visibili nell’arco acuto che sovrasta l’architrave, nel minuscolo campanile incorporato nella facciata, ci sono elementi seicenteschi, cioè dell’arte barocca, mentre le caratteristiche lamelle, fanno pensare all’arte bizantina, cioè ai secoli VI – IX.
Il portale, costruito in calcare bianco, sia negli stipiti che nell’architrave, è sovrastato da un arco acuto, il timpano è decorato da archetti, mentre l’arco è incorniciato dal tradizionale fregio di nera pomice lava; simile a quello del Duomo e dei Cappuccini.
Due piccole mense fanno da raccordo fra gli stipiti e l’architrave.
La facciata è decorata da due finestrelle poste ai lati del portale, chiuse da lamine di piombo lavorate a traforo, così come le altre 4 finestrelle, due nella facciata nord e due nella facciata sud, sicuramente di origine bizantina.
In cima all’angolo sinistro della facciata principale si trova un piccolo campanile, costituito di tre piastrini, di cui, i due frontali terminano con una piccola cuspide, mentre il terzo posteriore è mozzo, congiunti da due archetti, sotto i quali sono impiantate due piccole campane, e la cui struttura è in stile seicentesco.
Al culmine della facciata principale c’è una piccola croce in pietra.
Dopo il bombardamento del 1943, la chiesa, fu quasi completamente distrutta, ma fu subito ricostruita con gli stessi conci (pietre lavorate) recuperati tra le macerie.
L’interno della chiesetta ad un solo vano, mostra nella parete sinistra una nicchia ad arco decorata con marmo grigio di Taormina, mentre nella parte superiore imita un baldacchino sormontato da una croce marmorea.
In questa nicchia è collocata la piccola statua di legno di S.Antonio Abate, rappresentato con la destra benedicente, con il bastone pastorale nella sinistra e con la mitra in testa.
La chiesa dal 1953 è sede di un Presepe permanente, realizzato da Dionisio Cacopardo, padre dell’Arciprete Mons. Cacopardo Salvatore.
Nel presepe sono riprodotti in scala, molti monumenti di Taormina che insieme ad altri monumenti classici e all’ambientazione paesaggistica creano una suggestiva scenografia che fa rivivere il grande evento del Natale.