Il Cristianesimo

Il Cristianesimo

 

San Pancrazio

 

 

Nel 476 d.C. cadde il potente impero romano, da tempo in progressiva degenerazione.
Tre furono le cause principali del crollo: il processo di infiltrazione dei barbari anche nei gradi più elevati degli uffici amministrativi dell'impero; le pressioni ai confini e le successive infiltrazioni nel territorio sia di potenti tribù nordeuropee (Vandali, Visigoti, Alemanni, Eruli, Unni) che degli Arabi; il sorgere e il propagandarsi prodigioso del Cristianesimo.
La fede e la dottrina cristiane, nate in Palestina, si diffusero presto nel mondo romano, minacciando dalle fondamenta l'impalcatura religiosa, culturale e sociale su cui si fondava l'impero. I Romani reagirono con determinazione, perseguitando spietatamente i cristiani. Nonostante ciò, la forza della fede e delle idee del cristianesimo si affermò prepotentemente e la nuova religione presto arrivò anche a Tauromenium.
Pancrazio da Antiochia fu ordinato Vescovo da Pietro Apostolo e fu inviato a Tauromenium con la missione di evangelizzare i siciliani. Arrivò nell'anno 40 d.C., quando era imperatore Caligola, ed esercitò l'apostolato per 60 anni.
Nell'isola la diffusione del Cristianesimo fu lenta e difficile, perchè ostacolata dal persistere di culti pagani e dal continuo insorgere di movimenti eretici e scismatici. Anche la Sicilia, tuttavia, conta molti martiri per la fede, soprattutto tra le classi più umili. Tra questi lo stesso vescovo Pancrazio che, nell'anno 100 d.C., fu trafitto e lapidato dai Gentili. Per il martirio subito fu glorificato ed oggi S. Pancrazio è il protettore della città.
Pure nel IV e nel V secolo d.C., quando l'isola fu invasa prima dai Vandali (seguaci dell'arianesimo) e poi dai Goti, i cristiani continuarono ad essere perseguitati e vessati.
Tauromenium fu sede vescovile fino al 1082, finché questa non venne abolita dal Conte Ruggero d'Altavilla, primo conquistatore normanno della Sicilia.

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